CLICCATE PER ASCOLTARE : PETRUCCIANI TRIO

sabato 9 luglio 2011

News
Il bisturi di De Magistris contro gli sprechi del Comune
Ciro Pellegrino

È iniziata una “rimozione chirurgica”, al Comune di Napoli. Luigi de Magistris ha pronta una terapia contenuta in sette pagine che qui pubblichiamo. La “cura” riguarderà anzitutto 223 dirigenti (nel 2002 erano 156) del Comune di Napoli. Una scelta che piacerà agli elettori, ma ha già fatto arrabbiare il Pd.

ShareEmail
Stampa
Luigi De Magistris
Politica8 luglio 2011 - 20:58
Non ci sono gli "head hunter", i cacciatori di teste delle aziende in crisi, ma poco ci manca. La terapia firmata Luigi de Magistris per le disastrate casse del Comune di Napoli passa per sette paginette scritte al computer: sono quelle descrivono i tagli alla dirigenza dell'Amministrazione partenopea, ovvero alle figure professionali più costose tra i 13mila dipendenti dell'Ente. I colletti bianchi sono aumentati in maniera esponenziale nei dieci anni di consiliatura Iervolino: 2002 erano 156, nel 2010 erano schizzati fino a 223.

Più che una scure si tratta di una rimozione chirurgica che passa per tre livelli. Il primo è quello degli «indesiderabili» ovvero di tutti quegli uffici che non hanno motivo d'esistere. Nello screening attivato da Palazzo San Giacomo sono spuntati fuori casi singolari. Il Comune pagava un dirigente per fare da «supporto al sindaco e agli asessori per la partecipazione ad eventi di rilievo nazionale» . Un altro invece era incaricato della «accelerazione dell'attuazione dei piani urbanistici attuativi». E fra gli altri (circa una trentina) anche uno che doveva realizzare il «sistema cittadino di inforamzione in campo sociale». Peccato che di questo sistema nessuno ha mai sentito parlare. L'altro livello è quello dei «doppioni». Come le figurine dei calciatori: in due per un posto solo. Oltre cento, i dirigenti che saranno dimezzati con l'accorpamento di due o più uffici.

Esempio? Palazzo San Giacomo aveva due persone che comandavano gli uffici della riscossione dei tributi; tre con responsabilità su infanzia, adolescenza e giovani; due per antiabusivismo e condono. Da oggi non sarà più così. La rivoluzione "arancione" non risparmia nemmeno la comunicazione: se il sindaco si è dotato di un portavoce (che potrebbero presto diventare due) taglierà la dirigenza degli uffici stampa di Consiglio comunale e giunta. Come Highlander: ne resterà soltanto uno. L'ultimo livello è quello dei «sopravvissuti»: sono una cinquantina di colletti bianchi che resisteranno all'ondata "orange". Fra questi il capo della Polizia Municipale ; il servizio Ispettivo del Comune; il controllo per spese e servizi e così via.

Ovviamente il piano "lacrime e sangue" si è trasformato in un drastico spoil system: i fortini del Partito Democratico di area bassoliniana (settore casa, settore lavoro) e quelli di Sinistra e Libertà (welfare, politiche sociali) sono subito saltati; i "cacciatori di teste" del sindaco pur non conoscendo molto bene la macchina amministrativa sono stati ben consigliati. Fonti interne a Palazzo San Giacomo riferiscono di un inasprimento ulteriore dei rapporti, ormai praticamente inesistenti, tra una parte dei Democrat e l'area dei fedelissimi (Italia dei Valori e movimento "Napoli è tua") di Luigi de Magistris.

Il documento del Comune di Napoli



Documento.

Leggi il resto:


http://www.linkiesta.it/il-bisturi-di-de-magistris-contro-gli-sprechi-del-comune#ixzz1RamecLjQ