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sabato 8 gennaio 2011

UNITA' NEL RECINTO DELLE CAPRE PAZZE.....

Tag: 150 anni unità italia , Bossi , Lega , Napolitano
di DONADI....
celebrazioni 150 anni unità d'italiaLe celebrazioni per i centocinquanta anni dell’unità d’Italia si stanno trasformando in uno spettacolo indecoroso. I protagonisti assoluti sono i leghisti, che, pur essendo una componente fondamentale del governo del Paese, vivono questo evento con malcelata insofferenza, quando non in aperta polemica antinazionale. “Senza federalismo non ha senso celebrare l’unità” dice Bossi. Il governatore del Veneto che in un’intervista al tg3 tentenna. E’ d’accordo – gli chiedono - con Napolitano? E lui: beh boh mah è un discorso complesso che non si può ridurre ad un’intervista. Come i ragazzini a scuola quando non hanno studiato e non sanno rispondere all’interrogazione. E la Gelmini? Nella maggior parte delle scuole neanche un’iniziativa per la ricorrenza. Per non parlare di Berlusconi, che diserta sistematicamente le ricorrenze legate all’Unità. Sono personalmente contrario ad ogni forma di retorica, ma l’unità nazionale è un valore fondante della nostra Costituzione. E non è certamente in antitesi con federalismo. Per questo mi sento ancora più offeso dall’atteggiamento ostile di questo governo all’Unità d’Italia. D’altronde quando si governa con la Lega, si deve pur pagare pegno. Questa vicenda dimostra a tutti ed in maniera chiara che il governo è ostaggio dei deliri del Carroccio, vero padrone dell’esecutivo. Un governo schizofrenico che da un lato, con parte del Pdl, fa del nazionalismo un’esca elettorale, dall’altra, con la Lega, fomenta le pulsioni disgregative e localistiche. Più che un governo è un recinto di capre pazze con un pastore incapace di mantenere l’ordine nel gregge. Ci sono ministri che non fanno nulla, lasciando che ai ministeri comandino lobby e comitati d’affari, altri che invece gli affari li fanno eccome. Da soli o con le cricche. A proposito, chissà se Scajola ha finalmente scoperto chi gli aveva pagato la casa. Cose dell’altro mondo…Altri ancora sono buoni, pii, mansueti, pensano alla famiglia e non fanno affari, No, li fanno fare ai familiari, assumendoli nei ministeri. Vero Bondi? E qui mi fermo. Non torno su Berlusconi che se ne frega del bene comune e pensa solo agli affari suoi perché è scontato e lo sanno tutti. Ed allora, se questa è la situazione, permettetemi una provocazione. Sono italiano, orgoglioso di esserlo, credo nel federalismo all’interno di uno stato unitario, ma oggi vorrei essere londinese. Perché vi chiederete? Perché ho letto una notizia che merita di essere citata. La stampa inglese, il Daily Telegraph in primis, ha sollevato lo scandalo dei rimborsi truccati di molti deputati. Molti deputati e membri del governo si sono dimessi. E’ arrivata la prima condanna per un deputato, David Chaytor: 18 mesi senza condizionale per aver chiesto il rimborso delle spese d’affitto, alloggiando in realtà in casa della figlia. Una somma tutto sommato non eccessiva: 22.000 euro, che poi sono stati anche restituiti. La motivazione del giudice dice “lo scandalo delle spese ha fatto traballare la confidenza del legislatore e quando un pubblico ufficiale è colpevole di offese del genere è necessario che seguano sanzioni penali così che le persone si rendano conto di quanto sia importante essere onesti nel trattare fondi pubblici”. Sono italiano, ma oggi mi sento anche un po’ inglese.


QUI O SI FA L'ITALIA OSSIMORO!!!!