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lunedì 12 aprile 2010

Roberto Saviano

"Sono solo uno scrittore, mi dico, e ho usato soltanto le parole. Loro, di questo, hanno paura: delle parole. Non è meraviglioso? Le parole sono sufficienti a disarmarli, a sconfiggerli, a vederli in ginocchio. E allora ben vengano le parole e che siano tante.

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Disunita' d' ITALIA:

http://www.beppegrillo.it/2010/04/la_disunita_ditalia/index.html

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I venerati maestri.

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Audizione quasi segreta

Domani la CGIL sarà sentita dalla Commissione Parlamentare che sta rivedendo la 1167.
Nessuna mobilitazione dei lavoratori. Silenzio assoluto.
Sosterrà l'articolo 18? Dirà che l'arbitrato non può essere abilitato a discutere di licenziamenti?
Non lo sappiamo. Sappiamo che il PD ha presentato un disegno di legge che sotterra l'art.18 (CUI il CPE francese). Un ddl firmato da ben 47 senatori per dimostrare alla Marcegaglia la devozione confindustrialista del PD.
Cipputi è fottuto!!!!
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/

www.spazioamico.it


MONTATURA..........



Da Messina a Disneyland





Berlusconi rilancia: «Il Ponte? Da Messina a Disneyland»
Alla Rai c’è stato un nuvo sit-in per chiedere a Minzolini di rettificare il servizio su David Mills. È l’ennesimo, ma Minzolini non si scompone, anzi. Continua ad allontanare uno dopo l’altro i giornalisti che non lo hanno difeso (ma si difende: «Non sono stati rimossi, sono stati assolti!». Forse non è in malafede. Forse ha un problema con i sinonimi). Ha fatto fuori così tanti colleghi che ieri alla conduzione del Tg delle 20 c’era la signora delle pulizie. Minzolini non si preoccupa anche perché il Tg1 è l’unico telegiornale che può andare in onda anche senza giornalisti. Perché? È una replica.

Ieri, ad esempio, bisognava dare la notizia dell’intervento di Berlusconi al convegno di Confindustria. Minzolini, senza che nessuno spettatore del Tg1 se ne sia accorto, ha mandato in onda un servizio di due anni fa: quello dove Berlusconi prometteva agli industriali che nei prossimi due anni avrebbe risollevato l’economia, diminuito la pressione fiscale, investito su ricerca e innovazione, fatto le grandi opere e le riforme istituzionali e ha raccontato la barzelletta dell’aereo che precipita con tre persone a bordo e due soli paracadute. Proprio come ieri. E a ogni altro convegno di Confindustria. Sono discorsi così vecchi che negli intervalli c’è la pubblicità di «E.R.», e alla barzelletta del paracadute ormai ride anche Bossi.

Emma Marcegaglia aveva un’aria scettica. Perfino lei comincia a dubitare del Ponte sullo stretto di Messina. E Berlusconi: «Non sono balle, ti dico che lo stiamo costruendo. E collegherà Messina a Disneyland». Nel frattempo, il Governo ha accumulato un buco di bilancio da 4-5 miliardi di euro (Berlusconi si difende: «Lo abbiamo ereditato dai comunisti. E dalle Repubbliche Marinare. E dalle scimmie»). Tremonti aveva ventilato l’ipotesi di una manovra collettiva ma Berlusconi lo ha costretto a smentire: «Ho detto che nei prossimi mesi ci servirà una manovra correttiva? Scusatemi, intendevo dire “corno portafortuna”». Ma la verità è che la manovra per fare cassa era già scritta: «Vendere le Alpi su eBay». ( F.F.)